Stemma comune
Comune di Campione d’Italia (CO)
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Conoscere Campione

Stemma

Stemma originale

 

Lo stemma di Campione d’Italia ha da sempre attirato la curiosità di chi lo vede.

 

Lo scudo è un “troncato mezzo partito” che riporta, nel capo, una chiocciola rivoltata (rivolta a destra), nel primo partito la parte superiore di un pastorale, rivoltata, e nel secondo partito una mano che regge uno staffile.

 

Il pastorale (simbolo legato alle figure di Vescovi o Abati) e lo staffile (simbolo che identifica Sant’Ambrogio, rappresentando la cacciata degli Ariani dal Tempio) testimoniano il dominio della Chiesa sul territorio di Campione, mentre la chiocciola (non lumaca, perché ha il guscio) ricorda i campionesi e gli stessi Maestri Campionesi.

 

Lo stemma di Campione d'Italia viene descritto per la prima volta dal Vicario e Curato Don Roberto Rusca nella sua “Descrizione del Borgo di Campione et altri luoghi vicino, et particolarmente di Lugano” nel 1625.

 

Nel testo cita … si ritrova la lumaca, Arma della Comunità di Campione… che benissimo confa con questo Popolo per essere tutti artigiani, adoperando, chi la cazola, e il martello, altri il scarpello, e il penello, e altri ferri, e ordini per attendere alla Scoltura, e stucchi; le quali arti tutte si esercitano con pochissimo, o nessun capitale.

Però possono dire con la lumaca quando soli partono di casa OMNIA BONA MECUM PORTO e quando ritornano alla lor patria il Natale di Nostro Signore portano alla patria il guadagno fatto all’estate per viverne la vernata, come la lumaca si notrice ancora lei la vernata di quello ha mangiato l’estate.

Et si come la lumaca lascia segno ovunque vada, così questi uomini da per tutto dove praticano le loro arti lasciano vestigi. La lumaca dal capo del quale solamente si serve, è detta Coclea lattinamente, e ingegno, e immaginativa, che nel capo risiedono.

 

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 8 gennaio 1997 ha ufficializzato definitivamente lo stemma, aggiungendo peraltro i simboli relativi ai comuni italiani.

Decreto del Presidente della Repubblica del 8 gennaio 1997

 

 

La corona (non turrita, indicante la città, ma con merlatura a coda di rondine) indica il Comune, mentre le fronde sono di alloro e quercia.

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